Lunedì

Oggi è lunedì. Pessimo giorno di per sè. Se poi ci si sveglia male…
E le uniche cose che mi vengono in mente sono che: odio il mio lavoro e sono tre anni che vado in ufficio con la nausea e con la consapevolezza che tutta la mia vita sarà così; oggi (forse) saprò il destino della mia auto e soprattutto del mio conto in banca.

Avrei voluto dire la mia sulla campagna #coglioneNo, che trancia via almeno un decennio di stagisti, visto che i non pagati non sono solo i “creativi”. Ma la delusione per la mia situazione complessiva mi fa ritenere la cosa di terziaria importanza.

La persona sbagliata

Io lavoro tanto. Ma davvero: arrivo tra i primi e esco tra gli ultimi,pranzo davanti al pc, se qualcuno ha bisogno non ha che da chiedere, dalle traduzioni alle stampa unione. Al lavoro come a casa. E difficilmente perdo la pazienza.
E non ne posso più!
Devo sforzarmi di posticipare a SE avrò tempo ed energie, perchè non ho più forze per me: non riesco nemmeno ad andare al cinema!
La parte sgradevole è che l’architetto non lo capisce e finito il mio lavoro retribuito, arrivo a casa e divento la sua consulente, la sua business analyst, il suo supporto psicologico.
Ma oggi mi sono licenziata.
Tiè!
Perchè passi far finta di non avere nulla al lavoro, ma a casa no!