9 anni fa – prima

Oggi, nove anni fa, entravo in ospedale.
Ricordo di aver spostato il turno al ristorante la sera, che la mattina appunto sarei stata in pronto soccorso.
Ricordo che mi fecero entrare al P.S. dopo un’attesa relativamente breve.
Ricordo che il mio ragazzo di allora mi raggiunse quando ero già su in neurologia, in attesa dell’ultima visita: la cosa sembrava più complessa di quello che credevo e nell’agitazione l’ho chiamato.
Ricordo che, quando l’infermiere mi disse “Allora dai che ti ricoveriamo”, la mia risposta fu “Adesso?”.
Ricordo che, in attesa di mia mamma con un borsone di cambi, avevo giusto un libro e che quando il neurologo (che curò anni prima mia sorella – corsi e ricorsi) mi sentì lamentare un certo mal di testa, mi disse di non leggere.
Ricordo di non aver avuto il coraggio di chiamare personalmente al lavoro, ci pensò il mio ragazzo, insieme al quale lavoravo.

Certi giorni non dovrebbero mai cadere di lunedì.