E’ la sclerosi, bellezza

L’altra notte non ho chiuso occhio. Paura? Ansia? Dolore? No: Architetto stronzo.

Per farla breve, ho passato la nottata in divano, tentando di prendere sonno con un libro noioso e la tv: missione impossibile e nottata in bianco.

E ieri, contro ogni previsione, contro ogni buon senso, contro ogni timore, non ero stanca.

Assonnata sì, molto. Ho bevuto caffè e tea a forma di tea in maggiori quantità del solito, una vaga tachicardia di sottofondo aumetata verso sera, tutto questo certo, è fisiologico, è normale dopo una notte insonne. Ma non ero stanca, che per noi SMer si legge non facevo fatica a fare nulla.

Sua Molestia [cit.] ieri si è presa una pausa.

Capita eh, e più spesso di quanto sembri: la stanchezza di fine giornata ha mille altre ragioni, non da ultima l’ansia e una buona dose di pigrizia. Però ieri è davvero successo il miracolo. E invece di godermelo, ho passato la giornata a chiedermi: “e ora come glielo spiego?”.

Perché cose così possono farti perdere la faccia in un nanosecondo! Voglio dire: cerchi di trasmettere il concetto di “fatica a fare qualcosa tutto”, che è qualcosa che gli stessi neurologi accettano come dato di fatto, e dopo una notte insonne hai la forza e la voglia di girare per vetrine, persino un oulet, in pieni saldi e sui tacchi? o l’ikea spingendo un carrellone di zeppo mobili? No no: per fortuna che sono in convalescenza e l’Architetto ha un mucchio di cose da fare e quindi siamo stati a casina al calduccio, se no sarei stata R O V I N A T A!

Dice il poeta tu ne quaeris, scire nefas; e chi sono io per oppormi?

Detox

Prova costume fallita miseramente.
Il rientro dalle ferie quindi lo eleviamo a primo giorno dell’anno e quindi ecco i buoni propositi:
1- rientrare nel veganismo (con pesce): in Sardegna ho mangiato tanto formaggio da star male (sono veramente finita dal medico), e quindi direi che per un paio di mesi niente latte e derivati, e poi riprenderò cum grano salis;
2- palestra. Che poi è piscina, ma siccome ci ho preso gusto e quest’anno ci sarà pure un corso nuovo, non credo che dovrei avere problemi (al netto di quelli economici);
3- dieta prescritta. Nulla da aggiungere, ma tanto è sotto controllo medico;
4- ovviamente spending review.

Domani non vado in ufficio, ma la mia sveglia suonerà ugualmente alla solita ora. In mattinata potrei anche provare ad andare a correre una mezz’oretta…
Potrei.

Al fin siam giunti

Siamo appena saliti sulla nave che ci riporterà in continente.
Poche cose avrei voluto fare: un po’ di shopping (ho visto negozi coccolissimi), spedire le cartoline (3 in tutto), fare scorta della Lattella made in Sardegna (da noi non esiste, il punto vendita più vicino è a Villach!, e io ne sono ghiottissima!!).
Bilancio? Nessun pensierino per le mie amiche (scusa AB!!), niente Lattella e sono riuscita a imbucare le cartoline 10 min prima di imbarcarci.
Splendide ferie.

Ordanch’io

AB fa la accompagnatrice turistica,la escort, con le navi da crociera, più spesso all’aereoporto. E insieme scherziamo sulla varia umanità che incontra, paragonabile a un’orda moderna e in ciabatte di unni che invadono la laguna per un animaletto di vetro made in China.
Ecco: oggi anch’io! Abbiamo preso una (costosissima) mini crociera per fare il “giro” delle cale (2 con bagnetto, 1 solo per foto) del golfo di Orosei.
Nota di colore: il sottofondo musicale ha compreso anche la canzone “My heart will go on”.
Comunque bello essere invasori ogni tanto!

Venditori ambulanti

Scemata la polemica agostana della (pessima) uscita del… che ruolo ha Alfano? Boh. Comunque. Dicevo: scemata la polemica che ho solo intuito, visto che in ferie si è sempre un po’ fuori dal mondo, credo sia ora di dire la mia.
I venditori ambulanti in spiaggia mi stupiscono: vendono cose tecnicamente utili per il mare, ma che per il 90% uno che sta in spiaggia già ha!
Tipo i teli mare.
E invece uno.
Oggi, giornata nuvolosina, poi traformatasi nei classici 30° all’ombra, è passata da “giretto da turisti a porto rotondo” a “bagnetto in costa Smeralda”. Avevo il costume, non avevo il telo mare.
Ecco: se fosse passato un venditore, lo avrei comprato!
E invece due.
Cosa vendono i venditori? Cocco (bello), occhiali da sole, vestiti, costumi, braccialetti e…. giubbotti! Giuro: ne è passato uno che teneva in mano un giubbino imbottito corto.
Non ricordo il termine tecnico per questa strategia di vendita!

Cose che odio del mare 2

Di sabbia ne abbiamo già parlato, impiastricciata addosso, tra crema (in viso) e sudore. Altro che scrub: me la ritrovo pure tra i denti.
Ma c’è pure il risvolto “logistico”: camminarci.
Per me sčiabattare su e giù per le dune o il bagnasciuga è un patema e un affaticamento che non vi dico: manca l’aderenza al suolo, l’equilibrio è precario, ho anche qualche problema a capire la profondità.
Aggiungete che il tutto avviene sotto il solleone.
Sarà anche bene digerire camminando sulla spiaggia (cit latina), ma gironzolarci no.

Vento

In queste vacanze mi vengono in mente un sacco di post carini, ma avendo la connessione di rete solo a singhiozzo (hic-connessione. vuoto. Vuoto. Vuoto. Hic-connessione) non li posso postare.
E quindi me li dimentico.
Potrebbe anche essere colpa del Maestrale, che spira costante e porta via i pensieri e i ricordi e i propositi.

Naaa. È proprio che ho la memoria di un pesce rosso.