Pronti. Partenza.

Sembra ci sia una data. Io ovviamente non la so, ma me la diranno lunedì. Comunque c’è poco da dire: o agosto, o settembre. L’1 o il 15, come dice la mia segreteria.

Era tanto che non sentivo questa ansia frizzicorina: paura e terrore certo, più per le competenze e il lavoro nuovo che il riposizionamento in una nuova città, ma conditi di emozione per una nuova esperienza.

E sono angosciata per il farmaco (le ricadute no: il cortisone è cortisone, non è che ci sia molto altro da fare) anche se la neurologa no, non lo è.

E sono angosciata per i vestiti, le scarpe e le borse ché non so se c’è un dress code o che, e quindi partirò ultra formale, e poi boh, qualcosa mi inventerò. Oppure potrei partire leggera  e fare shopping lì. Anche questa è un’opzione. Il peggio sarà stirare.

E sono angosciata per la palestra: come capirò le urla dell’insegnante? Già ora non è che brilli.

E l’estetista? E la parrucchiera? Già capirsi in italiano è dura, poi il mio francese belga vallone fa schifo. Niente: dovrò fare un corso serio. Però di francese, così poi me lo rivendo.

Il mio mantra sta diventando “keep calm and think gaufre”.

E ricordiamoci che c’è il re e che la Kate Middleton ce l’ha fatta!

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