Il mio è un posto fisso. Cosa che mi permette di ammalarmi e avere ricadute senza paure e ansie, ma che mi sta stretto nella sua immobilità.
Ne abbiamo già parlato.
Ma è fisso anche in senso logistico, e questo comporta che ogni mattina feriale io sia seduta su una determinata sedia a una invariante scrivania.
Il che mi porta ad addolcire l’ambiente che mi circonda, che io sento ostile per vari motivi, attraverso mini pelouche, portapenne colorati, post-it e stampe simpatici e quelli che io considero beni di prima necessità: bottiglia d’acqua, tazza, bollitore e filtri di tea.
Pure ad agosto!
Oggi avevo un corso di informatica in un’aula fredda, umida, buia e triste. E pioveva.
Sono morta di sete e di freddo e nemmeno un tea caldo a scaldarmi!
Appena ho soldi da buttare, mi compro una tazza termica tipo quella che ho regalato a AB!